lunedì 25 luglio 2011

Anticorpi

Devo dire che non me lo spiegavo molto. Cioe' questo fatto dello scooter tornato a casa dopo solo una settimana... perche' mai qualcuno dovrebbe prendersi tanta cura a falsificare l'aspetto di Nando, farlo sembrare un cinquantino, per poi abbandonarlo dopo qualche giorno a bordo strada. Qui in Olanda i motoveicoli sono di tre tipi: i primi due sono quelli che noi chiameremmo "motorini", hanno l'aspetto dei normali scooter e sono cinquantini o meno (solex). Possono entrambi andare sulle ciclabili e nel caso dei solex si guidano senza casco. Poi ci sono i ciclomotori e le moto che sono sopra i 50cc e viaggiano solo sulle strade normali. Posso capire le motivazioni di chi trasforma un 250cc rubato in un 50cc con targa olandese falsa (magari neanche rubata ma sottratta a un mezzo simile da rottamare) prima fra tutte la possibilita' di circolare sulle ciclabili o la guida senza patente...

Ora, per trasformare Nando e guidarlo a neanche 5km da dove e' stato rubato il ladro si e' preso un bel po' di sbattimento: targa falsa, un sacco di interventi "cosmetici" (fortunatamente quasi tutti reversibili!)... no: non riuscivo a capire perche' abbandonare dopo solo qualche giorno il frutto di tanta "fatica" (si fa per dire, parliamo sempre di un ladro rognoso)!
La risposta e' arrivata ieri... e la morale e': non fate troppa manutenzione!
Stavo indagando sul perche' lo scooter non ne volesse proprio sapere di partire; batteria caricata, benzina fatta, candela pulita... l'avviamento gira ma il motore non scoppietta neanche. Sara' il carburatore da pulire?
Apro il sottosella per arrivare al motore e con mia grossa sopresa... un tubicino consumato dal tempo aveva deciso di cedere proprio all'uscita del carburatore; risultato: perdita di pressione, la benzina non veniva risucchiata nel cilindro, motore che si spegne.

Per un attimo ho avuto la visione di un ladro (rognoso) con un'espressione fra lo stupito e l'incazzato (nella mia mente aveva la faccia di... hai presente un misto fra Feltri e Allam?) mentre il buon vecchio Nando, offeso per il trattamento, decideva di piantarsi in mezzo alla strada per non piu' ripartire.  Sembra proprio che certi oggetti abbiano un'anima! Ed infatti non appena risolto il problema il motore s'e' messo a cantare felice. Ora resta solo da rimettere la targa italiana e trovare i pezzi che sono stati rimossi (qualcuno ha pezzi di un Kymco People 250 da vendermi?).

venerdì 15 luglio 2011

Si chiamera' ...?

Certi giorni mi sento un po' come quei padri in guerra, costretti a vivere la propria famiglia attraverso le lettere da casa. Non mi capita spesso, a onor del vero, ma questa mattina aspettavo notizie dall'ecografia morfologica di Libe; che la gravidanza fosse da manuale gia' lo sapevamo, ma finora la tendenza della nostra amata progenie a nascondersi aveva scatenato grandi scommesse e diatribe su lune piene e forme di pancioni. Io forse saro' viziato, ma mi ero abituato ad avere un tete-a-tete con il futuro pargolo ogni mese perche' la dottoressa che segue Libe ha un ecografo suo. Quei filmini live rubati ogni mese dalla privacy del pancione erano davvero appaganti in questo periodo di grandi sbattimenti, e quindi il mero racconto di Libe di quei minuti sospesi nel tempo a sbirciare dal "buco" ultrasonico sono quanto di meglio avro' fino al giorno del parto. E allora stamattina, nonostante mi aspettassi l'ennesimo responso ambiguo, ero teso come un fante che aspetta in trincea il sergente con la posta.

La prima telefonata di Libe, alle nove e qualche minuto, e' solo per annunciarmi che c'e' coda in ospedale e l'attesa sarebbe stata lunga. Pazienza. Ho aspettato mesi, dovro' quasi certamente aspettare altre settimane; che importanza avra' qualche ora? Nessuna, quindi metto giu' e vado tranquillo a farmi la doccia. L'attesa pero' e' piu' breve del previsto; alle dieci meno cinque sono in auto al primo semaforo, quando squilla di nuovo il telefono. Da bravo olandese acquisito me ne fotto e rispondo lo stesso, seppur con una frase di circostanza quale "scusa sono in auto aspetta che trovo dove accostare" (che detta da uno che si sta immettendo su una strada ad alta affluenza a quattro corsie non e' molto credibile). Le prime parole di Libe mi arrivano chiarissime all'orecchio, ma non le capisco; dal tono felice del suo "ciao" mi e' palese che finalmente il mistero e' stato svelato. Il mio orecchio si aspetta quindi subito una frase scherzosa che mi fara' capire se avremo un bambino o una bambina, ma l'emozione e' tanta e quando la frase arriva faccio fatica a mettere insieme i pezzi. Libe capisce che sto guidando e non e' il caso di prendersi una multa proprio oggi: non faccio a tempo a risponderle che lei mi dice di richiamare appena sono arrivato in ufficio, fra qualche minuto; cosi' possiamo parlare con calma.

Metto giu' e continuo a guidare per la Kruisweg, dopo due giorni di pioggia finalmente i gatti stamattina si sono fatti un bel giro in giardino, il sole in due ore ha asciugato tutto e fuori c'e' un'aria fresca e piacevole. In ufficio stamattina ci sono i soliti cornetti caldi (oggi due al cioccolato e uno liscio per festeggiare!). Salito a posare lo zaino, Jen ci mette un istante a capire che oggi sono di buon umore; o forse visto che anche Christophe e Mathieu mi sgamano, devo proprio avere un sorriso ebete stampato in faccia. Pero' e' vero che a questo punto e' come se fosse tutto piu' reale; improvvisamente questa personcina che ha finalmente un nome e' li' li' per fare il suo trionfale ingresso nelle nostre vite, e scopri di non vedere l'ora di incontrarla. Non che prima non fossimo tutti in trepidante attesa, ma da questo momento ti sembra quasi che abbia un volto ed una personalita'. E questo prima, prima, non c'era.
La frase che Libe mi ha detto al telefono, dopo "Salve" e' stata: "salve papa' di un bel torello!".

Sorrido, si chiamera' Giacomo. ;-)

giovedì 14 luglio 2011

Gatti delusi dal maltempo che non potendo uscire inveiscono contro il governo.


Se vi scoccia ora che e' estate, figuratevi quando arrivera' l'inverno!




Questa e' l'Olanda: avete una casa piu' grande, un bel giardino, un sacco di belle cose nuove,  purtroppo il clima e' piu' instabile.
Deal with it.

Best regards,

         Il Governo

mercoledì 13 luglio 2011

OV-Chipkaart
- Una mano con Silvana!
- Ma mollate quest’asino! Strazza t’avevo detto di lasciarlo a casa! La Grecia esporta asini in tutto il mondo!


L'Olanda non e' solo biciclette. In effetti, mi aspettavo di vederne parecchie di piu' di quante non ne veda in giro. Certo, il circuito delle ciclabili e' eccezionale e completo, si puo' raggiungere ogni luogo in bicicletta senza dover mai affrontare dei tratti di strada insieme alle auto (e la stessa cosa si puo' dire della rete di canali, che dal mare fino ai confini terrestri del paese e' priva di interruzioni) ma la mia impressione e' che comunque gli olandesi preferiscano starsene ben protetti nelle loro automobili o sui mezzi pubblici.
Il tragitto casa-ufficio e' normalmente rimborsato dagli uffici ai dipendenti, sia che si scelga il trasporto pubblico sia che si preferisca l'uso della propria auto. Anche se le distanze sono minime puo' pero' capitare di dover prendere mezzi pubblici di diverse aziende di trasporto o addirittura mezzi diversi (bus-treno-bus).
Per risolvere il problema e fare un discreto passo avanti tecnologico, il paese si e' dotato dal giugno 2010 di un sistema unico di pagamento per i mezzi di trasporto, chiamato OV-Chipkaart.
La tessera contiene un chip rfid e puo' essere personale o anonima, tuttavia nel secondo caso non e' possibile caricarci prodotti specifici di sconto, come gli abbonamenti studenteschi o per gli over 65. 

Come funziona?
Sia che si tratti di una carta anonima o personale, il chip registra il bilancio in euro e detrae ad ogni viaggio il costo del biglietto. Salendo sull'autobus oppure all'ingresso della stazione si passa la carta su uno dei tantissimi lettori (su un autobus medio ce ne sono 8: due ad ogni accesso!) ed in quel momento si effettua il check-in: una somma viene sottratta dal chip come deposito, 4 euro sui bus/tram e 20 euro sui treni. Per questo motivo e' importantissimo ricordarsi di fare il check-out all'uscita; infatti passando nuovamente la carta sul lettore il costo del viaggio viene sottratto al deposito ed il resto viene ricaricato sul chip. In massima parte le tariffe sono al chilometro, anche se il prezzo varia a seconda dell'azienda di trasporti. Va detto poi che tutti i mezzi sono dotati di connessione di rete e GPS, per cui quando si fa il check-in e check-out il sistema sa come calcolare la distanza percorsa; sempre grazie a queste, su moltissimi mezzi alcuni display segnalano l'orario di arrivo alle prossime fermate ed addirittura orari e piattaforme di partenza per le coincidenze di treni e bus eventualmente presenti alla fermata successiva.

Ok, ma se voglio accompagnare mia nonna al treno devo pagare?
In alcune stazioni l'accesso alle banchine e' bloccato dai tornelli (come nelle metropolitane in Italia) e l'unico modo di entrare e' di pagare il biglietto. Con la chipkaart se fai il check-out nella stessa stazione entro 20 minuti dal check-in, il deposito di 20 euro viene ricaricato. Questo e' stato appositamente previsto per permettere a chi accompagna qualcuno di arrivare fino alla banchina senza costi. Oltretutto siccome spesso l'accesso e' ristretto alla singola banchina (come nel caso delle stazioni sopraelevate) in caso si debba cambiare binario non e' necessario pagare.


Bene, bravi, ma se ho la tessera scarica e sono nel deserto rimango a piedi?
Le tessere possono essere ricaricate praticamente ovunque! Su tutti gli autobus ed in moltissimi esercizi (supermarket, edicole, ecc...) sono presenti dei piccoli dispositivi di colore giallo che permettono di ricaricare le chipkaart con il bancomat (che in Olanda e' il principale sistema di pagamento per tutti gli acquisti). Salendo sull'autobus con una carta scarica si passa comunque la tessera sul lettore e poi si procede a caricarla con il bancomat! Anche nelle stazioni ferroviarie ed in moltissime fermate di tram, metro ed autobus sono presenti macchine apposite.
Nel caso della chipkaart personale sono a disposizione altre due possibilita': la prima e' via internet dal sito della OV-Chipkaart con il bancomat online (tramite un dispositivo fornito dalla banca, simile a quella schifezza inutile fornita dalle Poste Italiane) o carta di credito. L'altra possibilita' (comodissima per chi usa i mezzi per ogni spostamento) e' il caricamento automatico, che ricarica la tessera di un ammontare predefinito dall'utente ogni volta che la carta scende sotto i 5 euro, prelevandolo dal conto in banca.

Questo sistema e' in uso su tutti i mezzi pubblici di tutto il paese, treni, autobus, corriere, tram, metropolitane... le tariffe e gli abbonamenti cambiano da citta' a citta', ma la tessera rimane una sola!