domenica 7 agosto 2011

Gita al mare- Munaron! Cos’è quella faccia? Stai male?
- Non sappiamo nuotare!

Finalmente dopo tanto procrastinare e soprattutto dopo tanto brutto tempo siamo riusciti a pianificare una capatina al mare; da casa nostra la rinomata spiaggia di Bloemendaal Aan Zee (Qualcosa tipo: "cascata di fiori sul mare"), dista appena una dozzina di chilometri. La giornata è ventosa ma almeno c'è il sole, ed a sentire i giornali locali questo è stato il luglio peggiore degli ultimi cento anni ("cos'è che erano?" - "Aaaaanni!") - cerco quindi di avere fiducia che forse agosto sarà un po' più soleggiato, e che magari l'anno prossimo sarà meglio. Intanto decidiamo di giocarcela semplice e non strafare, quindi optiamo solo per un picnic con passeggiata sulla spiaggia. L'unico posto vicino adatto di cui conosco l'esistenza (e la strada) è Bloemendaal, dietro Zandvoort Aan Zee ("sabbia sul mare") che quindi diventa la nostra destinazione.

La giornata non è il massimo, il sole c'è anche, accompagnato da diverse nuvole che minacciano di coprire di tanto in tanto l'unica fonte di calore in una giornata straordinariamente ventosa. Sono circa le dieci e mezza quando facciamo rientrare i gatti in casa e ci prepariamo ad uscire, la massima concessione alla spiaggia sono i sandali ed i pantaloncini corti. Entrambi siamo dotati di felpa perchè è chiaro che farà un po' freddino. Saliamo in auto e ci muoviamo genericamente in direzione di Haarlem e Zandvoort. Il paesaggio, una volta arrivati vicino al mare, è quasi mediterraneo: pini marittimi, collinette coperte di vegetazione asciugata da vento, sole e sabbia. Molti olandesi hanno avuto la nostra stessa idea ma ciononostante il parcheggio è abbastanza libero, paghiamo per due ore e mezza (sappiamo che con quel vento dureremo poco!) e ci dirigiamo verso l'acqua. La zona è molto organizzata, a parte l'ovvio ristorante/hotel con vista, tantissimi localini diurni e night da spiaggia, ma anche un centro di primo soccorso marino (abbiamo assistito in prima persona al salvataggio di un uccello un po' malmesso da parte di un baywatch!) ed una stazione di polizia, il cui compito principale sembra essere impedire che la gente scenda in spiaggia con i cani.


E' ancora troppo presto per mangiare, ed il nostro obiettivo primario è farci una passeggiata sul mare (Andre), magari coi piedi in acqua (Libe). Scegliamo di seguire la direzione del vento e ci incamminiamo sul lungomare verso nord-est; alla nostra destra numerosi baretti all'aperto, rialzati di qualche metro e protetti ai lati da pannelli di vetro, offrono riparo dal vento. In mare poche persone (la maggior parte bambini) ma una gran quantità di kite-surfers; il vento è fortissimo ed i temerari in acqua si alzano spesso di parecchi metri, a me fanno più che altro paura le loro vele che spesso e volentieri si scagliano verso il basso compiendo pericolose cabrate sul bagnasciuga.
Continuando a camminare i localini cedono il passo a curiosi bungalow, palesemente privati, che come piccole e capanne con giardino si affacciano verso il mare. Un po' tutti diversi, danno l'idea di classici abusi edilizi all'italiana (anche se qui sono chiaramente leciti) e da fuori sembrano delle casette con un salottino/cucina, bagno ed una terrazza davanti protetta su tutti i lati. In un posto dove andare al mare significa spesso alternare sole cocente e pioggerelle passeggere, si intuisce il perchè di simili soluzioni; mi chiedo se siano un lusso di qualche riccone o meno, qualcosa tipo i capanni dei pescatori in certe zone d'Italia.


Continuando a camminare siamo arrivati dove la spiagga è totalmente  libera, forse è ora di tornare indietro anche perchè con il vento contrario saremo nella zona protetta giusto per ora di pranzo. Effettivamente è sempre più difficile avanzare in scioltezza, bisogna proprio camminare di buona lena. Ma il mare qui sarà sempre così, col vento che ti soffia la sabbia addosso? La mia felpa, così come le tasche dei miei pantaloncini, è piena di sabbia; siamo quasi arrivati nel punto da cui siamo scesi in spiaggia ed iniziamo a cercare un posto protetto dove sederci a mangiare la nostra insalata di farro, che Libera ha preparato prima di uscire in quantità industriale (ottimo: la porterò in ufficio per pranzo!). Dopo una rapida occhiata, non sembra esistere al momento un luogo adeguato! Cerchiamo quindi di scoprire se un monte di sedie straio possa essere adatto allo scopo e ci sediamo, dopo aver messo a terra un bel telo da mare. Cerchiamo di far finta di niente, ma è palese che no: le sdraio non funzionano un gran ché ed il vento anzi crea un vortice proprio dove siamo seduti noi; ma perdiana oggi siamo finalmente in spiaggia e qui resteremo! Con una mano a tenere il coperchio sul tupperware e l'altra per portare rapidissimamente il cibo alla bocca consumiamo quasi in silenzio il nostro pasto; a chi dovesse vederci ora forse sembriamo due affamati che proteggono il loro cibo dai predatori, ma l'insalata è buona e riusciamo ad evitare la sabbia abbastanza bene. Quando ci alziamo, dopo esserci ripresi un po' sotto il sole, il telo è praticamente sommerso intorno a noi. Stiamo un po' a guardare ridacchiando i bambini che si fanno fregare il pallone dal vento (per centinaia di metri, qui o corri subito o sei perduto!) poi raccogliamo le nostre cose e ci dirigiamo verso la macchina. Tutto sommato è stato piacevole, certo diverso dalle spiagge assolate (e affollate) in Italia, ma comunque riposante.



(Pictures by Libe)

5 commenti:

  1. Leggerti mi dà un certo senso di refrigerio... vorrei anche io una bella spiaggia ventosa in questo momento!
    (vi siete già procurati la mezza tendina utilissima per portare il bambino in spiaggia? Tipo questa.)

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  2. Ancora no... in effetti ne abbiamo viste alcune in spiaggia (per l'appunto: famiglie con bimbi piccoli) e ci siamo chiesti se funzionassero con tanto vento. In realtà la soluzione migliore l'abbiamo vista applicare ad un bambino che si era scavato una buca gigantesca e ci stava sdraiato dentro!

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  3. Ciao, sono un expat arrivato ad A'dam a Luglio... leggevo i tuoi post, piu' o meno le stesse esperienze (mi sto per portare su lo scooter... ma mi hai quasi fatto cambiare idea). Avrei voluto tenere un blog, ma non ci sono riuscito. Leggo il tuo :)

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  4. Ciao! Mi fa piacere! Allora cercherò di essere più assiduo! :D
    Comunque se sei un coraggioso come me, e pensi di usarlo pure in questo clima assurdo, portalo! Insieme ad una bella catena!!! Giusto attento alle tasse d'importazione...

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  5. Si, e' il freddo che mi preoccupa maggiormente! Che intendi per tasse di importazione?

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